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Trilussa, “Er ventriloco”

Dalla raccolta Robba vecchia, uno dei fantastici sonetti in dialetto romanesco di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, pseudonimo: Trilussa.

 

Er ventriloco

Se credi a questo, sei ‘no scemo, scusa:
pô sta’ che un omo parli co’ la gente
come se ne la panza internamente
ciavesse quarche machina arinchiusa?

Nun credo che in un’epoca che s’usa
d’aprì la bocca senza di’ mai gnente
esista ‘sto fenomeno vivente
che dice tante cose a bocca chiusa!

Parla cór ventre! Oh questa sì ch’è bella!
Sortanto er poveraccio che nun magna
se sente fa’ glu-glu ne le budella.

Io stesso, speciarmente a fin de mese,
me sento che lo stomaco se lagna …
Ma sai ched’è? La voce del Paese!



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Retroscena

Sono Anna Negri, classe ’98, dottoranda in Studi Umanistici a Palermo, ex libraia Mondadori, lettrice appassionata (soprattutto di poesia), aspirante scrittrice secondo il mio diario di terza media. Qui raccolgo attività, pareri, approfondimenti.

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