Sillabe di seta è una raccolta di poesie di Emily Dickinson, a cura di Barbara Lanati, che riesce a racchiudere l’essenza della tacita e solitaria poetessa statunitense che lesse e scrisse nel silenzio della sua stanza per tutta la vita. Uno dei numerosi e splendidi componimenti, che riporto qui di seguito oggi, risale all’anno 1859, ed è il numero 94:
Angels, in the early morning
May be seen the Dews among
Stooping – plucking – smiling – flying –
Do the Buds to them belong?
Angels, when the sun is hottest
May be seen the sands among,
Stooping – plucking – sighing – flying –
Parched the flowers they bear along.
. . .
Gli Angeli, li puoi vedere
Di primo mattino – in campi di Rugiada,
Si chinano – raccolgono – sorridono – volano –
Ma è a loro che appartengono i Boccioli?
Gli Angeli, li puoi vedere
Quando il sole è rovente – in campi di sabbia,
Si chinano – raccolgono – sospirano – volano –
E i fiori che portano con sé – riarsi.
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