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Eugenio Montale, “Ora sia il tuo passo…”

Da Ossi di seppia di Eugenio Montale, il secondo componimento della cosiddetta serie dei Sarcofagi che risale agli ultimi mesi del 1923:

Ora sia il tuo passo…

Ora sia il tuo passo
più cauto: a un tiro di sasso
di qui ti si prepara
una più rara scena.
La porta corrosa d’un tempietto
è rinchiusa per sempre.
Una grande luce è diffusa
sull’erbosa soglia.
E qui dove peste umane
non suoneranno, o fittizia doglia,
vigila steso al suolo un magro cane.
Mai più si muoverà
in quest’ora che s’indovina afosa.
Sopra il tetto s’affaccia
una nuvola grandiosa.



Una replica a “Eugenio Montale, “Ora sia il tuo passo…””

  1. Conhiasidero Montale, il mio compagno di viaggio, il compagno di un viaggio vissuto con il mio compagno, fatto di battaglie e di conquiste.
    Quante volte ho letto le sue “creature poetiche”, dedicate all’amata moglie, e quanto amo vivere tra le parole di “Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale”

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Retroscena

Sono Anna Negri, classe ’98, dottoranda in Studi Umanistici a Palermo, ex libraia Mondadori, lettrice appassionata (soprattutto di poesia), aspirante scrittrice secondo il mio diario di terza media. Qui raccolgo attività, pareri, approfondimenti.

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