Anche quest’anno, presso l’Orto Botanico di Palermo, si è tenuto il festival dell’editoria indipendente più grande del Sud Italia, che è giunto alla sua decima edizione: Una Marina di Libri. Dal sei al nove giugno, con trecento eventi in ben undici meravigliosi punti fra piante ed alberi secolari, Palermo si è arricchita con la presenza di ospiti eccezionali (fra i molti, Manuel Vilas, Helena Janeczek, Niccolò Ammaniti, Giulio Cavalli, Evelina Santangelo, Valerio Massimo Manfredi), si è animata di dibattiti variegati e meravigliose presentazioni, ha omaggiato “Gli scrittori che ci mancano” (quest’anno: Primo Levi, Stefano D’Arrigo, Anna Maria Ortese, Herman Melville), ha festeggiato i numerosissimi anniversari di case editrici e personalità celebri sotto il sole di una Sicilia caldissima e vivace.
In totale hanno partecipato 101 editori, di cui dodici case editrici per bambini raccolte nell’Isola dei racconti, gestita dalla libreria Dudi: un’area dedicata esclusivamente ai giovanissimi e alle loro attività è stata una delle novità di questa edizione, insieme all’iniziativa #PlasticFree a cui hanno aderito gli organizzatori e che ha coinvolto tutti i fruitori dei servizi presso l’Orto Botanico (no alla plastica monouso, solo borracce riutilizzabili e fontane di acqua potabile a disposizione).
Il tema di quest’anno è stato “Isola/Isole”:
L’isola come luogo di approdo e punto di partenza del viaggio, l’isola come porto sul mare contaminato da tutte le culture, l’isola che si irradia nel mondo e lo riceve, l’isola come ribellione alla chiusura. Non solo la Sicilia, ma tutte le isole del Mediterraneo. […] Nostra intenzione è di esaltare tutte le realtà più vivaci e combattive presenti nei territori, e dare loro voce, perché gli isolamenti si spezzino e si provi a trasformarli in una mappa comune.
Quest’anno dunque è stato ancora più pressante – giustamente, a mio avviso – l’invito al confronto, al dialogo, alla condivisione di cultura e bellezza e alla lotta contro le storture del presente.
Da dieci anni è la sfida in Una Marina di Libri. Un po’ pionieri, un po’ pirati, non privi di limiti e di errori, ma ancora qui. Con la voglia, e tanta, di giocare la partita.
(Dalle parole di Piero Melati, direttore artistico del festival)
Secondo recenti stime, i visitatori sarebbero stati complessivamente ventisettemila: scambiando qualche chiacchiera con gli editori, bene ma non benissimo. Una via di mezzo. In ogni caso, sono stati quattro giorni molto intensi e bellissimi, che ho trascorso in compagnia di persone speciali, bookstagrammer appassionati e genuini con cui sono stata bene come se li conoscessi da una vita – molti li incontravo per la prima volta dal vivo. Questa affinità profonda mi ha fatto molto riflettere sul valore dei social calati nel mondo dell’editoria, sulle connessioni reali che si creano fra le persone (in questo caso lettori, autori, editori…) pur abitando in regioni lontanissime, sull’utilità e l’importanza della condivisione sana di informazioni e cultura. Il mio personale scambio di opinioni con un altro lettore su una nuova uscita che magari abbiamo letto entrambi è reale, è un dibattito che col tempo si può arricchire e può alimentare una fiducia reciproca crescente: anche quella è reale. Il social usato in questo modo non fa altro che accorciare le distanze, raduna community attive e interessate pronte ad accogliere pareri, a condividere i propri, a conoscere nuove realtà e spargere la voce quando ne vale la pena, come un gruppo – copioso – di amici che si aggiorna perennemente, di cui ognuno è parte viva e determinante. Utilizzo le parole di Riccardo Cataldi, Social Media Manager presso Fandango Libri: facciamo rete.
I bookstagrammer che mi sono stati accanto per tutta la Marina (o quasi) hanno personalità frizzanti e sorrisi contagiosi, se non li conoscete ancora li apprezzerete senz’altro per la loro freschezza e sincerità – vi assicuro che sono esattamente come appaiono sui social: mi riferisco a Gabriele, Valentina (non chiamatela Valeria ché si arrabbia), Francesca (dal sei giugno detta Franca), Giorgia, Letizia, Maria José, Giorgia e Gaia, Valentina, Chiara – non ho sbagliato, ci sono omonime!

Mi sarebbe piaciuto partecipare a moltissimi altri eventi rispetto a quelli che ho seguito, ma l’organizzazione non è stata clemente e mi sono spesso trovata a dover scegliere fra due, quattro, sei eventi che iniziavano alla stessa ora. Tutto sommato, però, anche questa volta sono uscita dalla fiera felice e piena di bellezza grazie alle presentazioni di In tutto c’è stata bellezza di Vilas e Carnaio di Cavalli, ai dibattiti sull’impossibilità di un’isola, il romanzo italiano, le riflessioni sull’opera di Moravia. Non vedo l’ora di scoprire quello che ci riserverà Una Marina di Libri il prossimo anno!
Come già saprete se mi seguite su Instagram, i miei acquisti sono stati davvero molti fra quelli ragionati/consigliati e quelli fatti d’impulso: ho accumulato in tutto sedici libri. Non mi era mai successo di fare spese folli in questo modo nell’arco di quattro giorni, ma come ho ripetuto ai miei amici per tutta la durata del festival, non mi pento di nulla. Qui di seguito vi lascio la lista degli acquisti che ho fatto con relativa scheda collegata, basta un click!
Ringrazio gli organizzatori di Una Marina di Libri, ma soprattutto i miei compagni d’avventura, gli editori con cui mi sono dilungata a parlare e che hanno voluto condividere con me il loro entusiasmo.
• Il posto, Annie Ernaux, L’orma editore;
• Il nostro bisogno di consolazione, Stig Dagerman, Iperborea;
• Una moglie giovane e bella, Tommy Wieringa, Iperborea;
• Psicopolitica, Byung-Chul Han, Edizioni nottetempo;
• Cultura di destra, Furio Jesi, Edizioni nottetempo;
• Il commensale, Gabriela Ybarra, Alessandro Polidoro Editore;
• Donne che parlano, Miriam Toews, Marcos y Marcos;
• Noi i vivi, Olivier Bleys, Clichy Edizioni;
• In tutto c’è stata bellezza, Manuel Vilas, Guanda;
• Rosso come il mare, Wolfram Fleischhauer, Emons Edizioni;
• Ninfee nere, Michel Bussi, Edizioni e/o;
• Il trionfo della stupidità, Armand Farrachi, Fandango Libri;
• Carnaio, Giulio Cavalli, Fandango Libri;
• Alberto Moravia. L’attenzione inesauribile, a cura di Clotilde Bertoni e Chiara Lombardi, AlboVersorio;
• Poetica della Relazione, Édouard Glissant, Edizioni Quodlibet;
• Lino, una storia di coraggio, Laura Lombardo e Rosa Lombardo, Ideestortepaper (che qui non vedete in foto).
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