Da La presenza di Orfeo (1953), una poesia di Alda Merini datata 13 Aprile 1949:
Il pericolo
Che s’io così mi decanto
sciogliendomi in tempo
dalla forma assoluta che <>,
non vedere, amor mio,
dentro la povertà della mia assenza
un assenso, un consenso o solamente
una parola
da richiamare sempre,
da oppormi quasi a specchio ed a condanna
d’ogni mio moto divenuto illecito!
Ho timore di questo:
che qualcuno ricavi dal passato
un simbolo, un accenno
che mi descriva incatenata sempre
ad un unico passo…
Mobile come sono,
cinta di fughe e da sproni tremendi
e incalzanti turbata, esasperata,
non è ancora per me giunto il momento
di riposare queste membra stanche
sull’iniziale della fissità!
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